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I 4 pilastri della digital strategy

Ad oggi qualsiasi società del mondo ha necessità di essere online ma esserci non vuol dire tralasciare passaggi importanti come analisi, pianificazione e strategia. Lo scopo della digital strategy è quello di definire tutti i fattori critici di successo di un business e individuare i canali mediante i quali contattare il target audience giusto.

La digital strategy è un processo esperienziale che integra alle azioni offline (eventi, customer service, vendite...) strumenti social e cambiamenti di digital transformation al fine di migliorare la propria organizzazione. Questo sistema deve coinvolgere i clienti durante tutta la loro potenziale relazione con il brand e massimizzare i benefici economici.

Negli ultimi 10 anni ho sviluppato strategie per molti brand ma non ho mai poggiato il mio modello sugli stessi pilastri. L'importanza di un fondamento o dell'altro cambia costantemente a seconda del progetto che si sta seguendo. Ciò che ha sempre fatto da collante e che non ho mai trascurato è il pensiero integrato, ovvero una visione orientata alla multicanalità nella quale "tradizionale" e "digitale" camminano di pari passo; dove user experience, direct marketing, content curation e social intelligence, restano strumenti modulari di un concetto più ampio e rivolto alla coesione. Fare strategia è un lavoro di squadra: manager, dipendenti, fornitori e partner spesso delineano il confine tra successo e fallimento.

Quali sono i 4 pilastri fondamentali di una buona digital strategy?
  1. Pianificazione
    Fissa obiettivi chiari e potenzialmente raggiungibili

    Aumentare il fatturato su clienti già acquisiti? Incrementare il volume dei nuovi? Crescere sul mercato nazionale o di altri paesi? Nel 2014, per un costruttore in Repubblica Dominicana, l'obiettivo che definii fu quello di incrementare la vendita di immobili sul mercato francese e italiano. Come? Creai un sito dedicato nella lingua nazionale dei rispettivi paesi e successivamente lavorai in ottica SEO e Social Media Marketing, sviluppando campagne ADV, Visual Storytelling e contenuti specifici. Nel corso dei mesi questa strategia risultò vincente. Ricordati che ci vuole studio, tempo e costanza per ogni azione tu voglia intraprendere.

    Riduci i rischi di investimento

    Allo stato attuale delle cose basta un soffio di vento per chiudere un'attività, soprattutto nel nostro paese. Non avventurarti in nessuna spesa senza prima aver redatto un'analisi dettagliata a medio/lungo raggio del lavoro da sostenere. In base agli obiettivi prefissati investi sulla figura/risorsa giusta. Inizia dall'ABC. Ad esempio se l'obiettivo è quello di migliorare il posizionamento del sito aziendale su Google investi a favore di un bravo SEO, se invece riguarda la vendita dei tuoi prodotti/servizi all'estero ricerca un buon marketer con esperienza internazionale.

    Fai ricerche di mercato, analisi dei clienti e dei competitor

    Fondamentale. Non perché vale la regola che si impara dai più bravi ma si impara dalla loro esperienza. Che sia stata negativa o positiva il risultato sarà sempre orientato e ottimizzato al miglioramento complessivo. Il sentiero percorso dagli altri è una traccia da osservare e analizzare.

    Definisci i tuoi punti di forza

    Poniti queste domande: cosa offre la mia azienda? Quale problema risolve ai clienti? Cosa ci differenzia dai nostri concorrenti? Siamo davvero veloci? Abbiamo prezzi competitivi? Elaborare una lista dei propri punti di forza è un buon esercizio (presa di coscienza) e ti servirà a focalizzare il resto dei passaggi. 

  2. Architettura della presenza online

    Sito Web

    Mobile, friendly, social. Crea un blog aziendale attivo e con contenuti di qualità, questo avvantaggerà la SEO, la brand reputation dell'azienda e la fiducia che l'utente riversa in essa. Ottimizza ogni landing page dedicata a prodotti o servizi ed integra in ognuna un form di contatto (quick form), ti aiuterà in ottica conversioni e lead generation. All'interno dei form non dimenticarti di inserire ben visibile il telefono della tua attività. Molti settori convertono più telefonicamente che tramite mail. Per i siti eCommerce configura una chat interattiva con il quale supportare il cliente durante l'acquisto. Spesso l'utente ha domande sul momento, difficoltà nella fase di checkout o dubbi su pagamenti e spedizioni, tutti elementi critici che possono condurre ad un abbandono. La chat incrementa le possibilità di chiusura ordine, nonchè la qualità del nostro servizio e questo si tramuta in passaparola e recensioni positive. 

    Blog / Linea editoriale

    Se hai aperto un blog devi sforzarti di mantenerlo vivo. Se il tuo ultimo post risale a 5 o 6 mesi prima è inutile. Pianifica una linea editoriale e seguila. Un post a settimana? Uno ogni 15 giorni o al mese? Va bene qualsiasi scelta purchè resti costante nel tempo.

    Social Network

    Facebook, Instagram, LinkedIn prima di tutti. Oggi così poi le cose sono destinate a cambiare continuamente. Twitter, Pinterest e Google+ a seconda del tuo settore, nicchia, follower. Non aprire tanti profili se poi non li segui. Meglio solo Facebook ed Instagram ben curati che tutti gli altri aggiornati senza criterio e tempistiche certe. Investi in Social Ads, sii brillante e attivo nei post, commenti e condivisioni. Stringi partnership, renditi disponibile, rimani onesto e mostra carattere.

  3. Digital Marketing
    SEO

    Per approfondimenti ti invito alla lettura di: "[Fare SEO oggi] 12 regole per ottimizzare e posizionare il tuo sito su Google".

    Advertising

    Occorre studiare i canali giusti dove fare pubblicità. Questo si ricollega anche alla riduzione dei rischi di investimento e alla figura professionale o web agency che segue la tua azienda. Un ristorante, una palestra o un negozio di abbigliamento potrebbero convertire maggiormente tramite canali tradizionali come "affissioni" o "volantinaggio" piuttosto che attraverso l'uso di strumenti social quali Instagram o Facebook. Dipende dalla realtà, dalla città, storia, clienti e da decine di altri fattori. Molti imprenditori italiani che sviluppano il loro business solo nei confini del nostro paese sono ancora fermi ai vecchi modelli pubblicitari. I "numeri" importanti che si ricordano sono quelli giunti da spot radiofonici, cartelloni o annunci su riviste specializzate. Ai più giovani sembrerà assurdo ma è così. Spesso ci vuole tempo (mesi/anni) per spostare i pesi della bilancia di un brand da offline a online.

    Social Media Marketing

    Genera visibilità nei social media perché la tua clientela non sarà sempre la stessa negli anni. Le conversazioni online di oggi sono il passaparola di ieri. Promozioni, sconti, eventi, novità devono arrivare a casa dei tuoi clienti anche quando sono sul divano a controllare il loro profilo Facebook o quando cercano su Twitter, tramite hashtag, uno dei servizi o prodotti che offri. Dipende molto dal settore ma per generare lead ed attivare buoni processi di conversione studia e valuta l'adozione del remarketing, affiliate marketing e comparatori di prezzi e offerte.

    Social Messaging

    Le piattaforme di messaggistica istantanea sono un ottimo veicolo di fidelizzazione e canale di customer care; sempre più protagoniste nelle strategie aziendali. Secondo una ricerca condotta da Ofcom, l'autorità competente e regolatrice indipendente per le società di comunicazione nel Regno Unito, più della metà del totale degli utenti mobile utilizza Facebook Messenger (61%) mentre esattamente la metà usa WhatsApp (50%). Questi segmenti di pubblico notevolmente ampi non dovrebbero essere ignorati ma considerati come punto di riferimento per l'integrazione di app di messaggistica nella propria digital strategy. Apri un account WhatsApp Business con il quale fornire risposte rapide alle domande frequenti dei tuoi clienti, presentare la tua attività attraverso messaggi di benvenuto o per far sapere quando non sei disponibile configurando messaggi di assenza. Inoltre con WhatsApp Business un utente è in grado di trovare facilmente informazioni utili come la descrizione del tuo brand, l'indirizzo fisico, l'email e il sito web. Hai un e-commerce? Magari con spedizioni in tutto il mondo? Immagina allora il "potere" di un account verificato su una piattaforma da 1,3 miliardi di utenti su base mensile (dati a gennaio 2018). In prospettiva di un’integrazione con WhatsApp Pay sfrutta e accresci questo canale per i rapporti cliente/azienda.

    Email Marketing

    Crea una DEM professionale ed inviala ai tuoi clienti mensilmente (per iniziare). Incrementa il database di contatti online, inserisci call to action rivolte all'iscrizione alla newsletter (nel sito posiziona il popup/modulo in home page e nelle pagine interne a tempo o scroll). Invia promo ed occasioni, coupon sconto o date a tempo per acquisti e servizi. Utilizza strumenti come VOXmail, MailChimp o MailUp. Personalmente utilizzo tutti e 3 i servizi a seconda del brand ma ti consiglio di iniziare dal primo per facilità e flessibilità di utilizzo.

    Video Marketing

    I video online, per il loro carattere coinvolgente ed emozionale, riescono a comunicare in maniera immediata e hanno il potere di influenzare il processo di acquisto. Con un video che illustra i tuoi prodotti, servizi o la causa della tua azienda, puoi creare un viaggio personalizzato per i clienti. Fare video marketing - campagna social, "how to" oppure un webinar - è un modo creativo per lasciare traccia del tuo brand.

    Digital PR

    Blog, forum, siti di prodotto o servizio, riviste online, social network… la parola chiave rimane relazioni. L'obiettivo è quello di divulgare e far girare notizie corrette e positive sul prodotto, servizio, progetto o evento che si vuole promuovere. 

  4. Analisi e Report
    Google Analytics 

    Strumento gratuito e indispensabile che ti consente di avvicinarti a un marketing basato sul rendimento. Pagine viste, tempo di permanenza, città, dispositivi di navigazione, obiettivi, GA ti offre una panoramica essenziale per capire cosa migliorare e dove investire.

    Google My Business 

    Parliamo di Local SEO. Google My Business è un altro importante tool di casa Google a disposizione delle aziende da anni ma, in molti casi, ancora sottovalutato. Ho seguito brand che grazie ad esso hanno raggiunto centinaia di contatti mensili. Ogni mese controlla il menu statistiche e metti a report le seguenti azioni degli utenti: visite al tuo sito web, richieste di indicazioni stradali e chiamate telefo-niche. Sono 3 elementi che ti mostrano cosa hanno fatto le persone una volta trovata la tua scheda su Google e mese per mese saprai quanto, ognuno di questi dati, sia cresciuto di volume. In ultimo non dimenticare di ottenere buone recensioni, costanti nel tempo e con una media punteggio generale (visibile in stelle) tra 4.0 e 5. 

    Contatti 

    Telefonate, richieste da form, mail, chat… tutto va quantificato e analizzato. Mensilmente occorre redigere un report per avere indicazioni precise su quale elemento migliorare (ad esempio su landing page o struttura del CMS adottato) e quale spingere nelle campagne.

    Conversioni 

    È indispensabile sapere quale canale/strumento ha convertito di più. In questo modo potrai sapere dove investire maggiormente e come ottimizzare nel tempo gli altri.

Conclusioni

Una profonda conoscenza dei propri clienti, l'integrazione di professioni preparati, inbound marketing e personale motivato restano variabili vitali per un buon successo, molto più del budget stesso. Ho visto risultati migliori in realtà con meno risorse economiche, ma con una digital strategy ben sviluppata sul cliente, con i giusti punti di unione online e offline, rispetto ai grandi budget sperperati a caso da imprenditori con poca visione o labile fiducia nei confronti delle risorse scelte. Quando qualcuna di quest'ultime realtà aziendali mi ha contattato per richiedere la mia consulenza, perché i loro risultati erano pessimi, durante il primo meeting e nei successivi brainstorming ho sempre riportato il CEO e tutto il personale al punto 1. Sempre.

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